Stele dei Caesii, metà del I sec. d.C.
Maiero (Fe)
Lapidario Civico, inv. RA791
La stele, ricomposta in due frammenti, è del tipo a edicola, dalla struttura a forma di tempietto tipica del I secolo a.C. Il frontone, incompleto, presenta una una piccola protome leonina sul timpano, mentre nella parte centrale due paraste con decorazione vegetale e capitelli corinzi incorniciano la nicchia entro la quale si collocano i busti dei coniugi defunti. I loro nomi sono chiariti dall’epigrafe: si tratta di Lucio Caesio Celere e Cassia Grata, raffigurati frontalmente, con la spalla sinistra del marito sovrapposta alla destra della moglie. Il ritratto maschile ha i capelli sistemati in due ordini regolari di ciocche, mentre quello femminile ha un’acconciatura ondulata, con due lunghe ciocche arrotolate a cordone. I busti, ben definiti nei volti, presentano tuttavia una generale indeterminatezza soprattutto nella zona delle spalle e del petto. La stele, di proprietà estense, fu rinvenuta a Voghenza o più probabilmente a Maiero nel corso del XVI secolo e venne poi fatta murare in un pilastro del giardino della delizia di Belriguardo. Nel 1736, per volontà di Rinaldo d’Este, venne donata al Lapidario Civico che si andava costituendo proprio in quegli anni.
Trascrizione e traduzione epigrafe:
V(iva) F(ecit) / L(ucio) Caesio, L(ucii) f(ilio) / Celeri / Cassia Grata
Fece (il monumento) da viva a Lucio Caesio Celere, figlio di Lucio, Cassia Grata